MPS ha chiuso il bilancio 2008 con una crescita del margine di interesse del 8,2% a 4,3 miliardi di Euro mentre il margine di intermediazione è salito del 2,5% a 6,05 miliardi. Il risultato di gestione scende del 13,2% mentre il risultato lordo crolla del 91,4% a causa di maggiori oneri di integrazione e svalutazioni su avviamenti ed attività finanziarie, fa molto meglio l'utile netto (-25,7%) grazie a crediti di imposta per oltre 800 milioni di Euro.
I conti 2008, le cui variazioni sull'anno precedente sono esposte in termini omogenei (cioè considerando l'acquisizione di Banca Antonveneta come avvenuta a partire da inizio 2007), mostrano una buona tenuta dei ricavi associata ad un contenimento dei costi ma i maggiori accantonamenti su crediti e le svalutazioni hanno sostanzialmente azzerato il risultato lordo; il contributo positivo delle imposte ha determinato oltre il 90% dell'utile netto. Per il 2009 ipotizziamo un margine di interesse in lieve contrazione, anche a causa dell'abbassamento dei tassi di mercato, ed una leggera risalita degli altri ricavi grazie ad un migliore risultato dell'attività di negoziazione con un effetto sostanzialmente neutro sul margine di intermediazione. Il risultato lordo dovrebbe migliorare rispetto al 2008 mentre quello netto è previsto in forte calo per via di imposte tornate ad essere componente negativa di reddito; l'utile è visto in diminuzione a circa 230 milioni di Euro nell'anno in corso ed in ripresa a 390 milioni nel 2010.