Telecom Italia ha chiuso il primo semestre con una perdita netta di 2,01 miliardi di euro, a causa della svalutazione dell'avviamento delle attività domestiche per 3,18 miliardi. I ricavi crescono del 10% a 14,5 miliardi (+1% la variazione organica), l'Ebitda è pari a 5,97 miliardi di euro (+4,3%), con un'incidenza sui ricavi del 41,1% (43,4% nel primo semestre 2010), l'Ebit è negativo per 51 milioni di euro (-2,93 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2010 ma +122 milioni di euro in assenza di svalutazioni). Senza le rettifiche sull'avviamento l'utile ammonterebbe a 1,17 miliardi di euro, in linea con il primo semestre 2010. L'indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno 2011 è pari a 31,12 miliardi di euro, con una riduzione di 349 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2010.
Per l'esercizio in corso la società prevede ricavi ed Ebitda sostanzialmente stabili rispetto al 2010, investimenti per 4,8 miliardi di Euro ed un debito netto di circa 29,5 miliardi di euro.
Sulla base di quanto comunicato abbiamo modificato la nostra previsione sia in termini di crescita attesa (dal 10% al 6%) che di Ebitda margin (-1,5 punti nel lungo periodo). Per l'anno in corso stimiamo ricavi a 29,5 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 11,5 miliardi, un utile operativo di 2935 milioni, ed un risultato netto (del gruppo e dei terzi) pari a 680 milioni, valore che dovrebbe essere riportarsi sopra quota 2,4 miliardi nel 2011.