La compressione di interessi netti, commissioni e risultato finanziario impatta negativamente sui ricavi e sull'utile di Intesa Sanpaolo che chiude i primi tre mesi del 2016 con una riduzione di oltre 250 milioni dell'utile sullo stesso periodo del 2015. Nel dettaglio il margine di interesse è di 1881 milioni (-4,6% sui primi 3 mesi del 2015) mentre i proventi operativi diminuiscono del 12,8% a 4090 milioni, penalizzati dalla calo del 5,5% delle commissioni e dal risultato dell'attività di negoziazione, più che dimezzato a 228 milioni. Dopo aver consuntivato oneri operativi per 2067 milioni (-2,4%) il risultato di gestione scende del 21,3% a 2023 milioni di Euro mentre la diminuzione di accantonamenti su crediti (-9,5% a 694 milioni) e del tax rate contribuiscono ad alleviare la flessione del risultato netto che chiude a 806 milioni, -24,2% rispetto al dato del 2015.
A seguito dei dati comunicati abbiamo modificato la nostra valutazione su Intesa Sanpaolo riducendo il margine di interesse e il tasso di crescita delle commissioni attesi per il 2016 e aumentando di due punti il cost income ratio (+1 punto nel lungo periodo). Nel dettaglio per il 2016 stimiamo ricavi a 17,7 miliardi di euro, un risultato di gestione di 7,3 miliardi ed un utile netto di 3173 milioni, valore che nel 2017 dovrebbe salire a 3826 milioni.