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Analisi Settore: Alimentare

Il settore alimentare italiano è scarsamente rappresentato in Borsa: in parte perché alcuni gruppi sono diventati divisioni di multinazionali estere (es. Galbani) in parte perché alcune società hanno preferito restare non quotate (Ferrero e Barilla), poi c’è il caso di Parmalat il cui andamento è diventato scarsamente significativo dopo che Lactalis è salita oltre il 80% del capitale azionario. Restano alcune piccole realtà che operano in settori di nicchia ma che, nonostante le dimensioni limitate negli ultimi tempi hanno dato buone soddisfazioni agli azionisti: Enervit (bevande energetiche e integratori), La Doria (passate di pomodoro e succhi di frutta), Valsoia (prodotti biologici a base di soia).

Negli ultimi 36 mesi tutte e tre le aziende hanno avuto performance positive e superiori a quelle dell’indice Ftse Mib: si va dal +26,3% di Enervit per salire al +334,5% di Valsoia ed arrivare al +418,4% di La Doria (una delle migliori performance di tutto il listino sull’orizzonte temporale dei 3 anni). Per Valsoia e La Doria buona parte dei guadagni è stata realizzata nella prima parte del 2015, periodo nel quale entrambe le società hanno anche toccato i massimi di periodo, mentre Enervit è salita solo fino a marzo 2014 e da allora sta assistendo ad una fase di calo dei prezzi (si veda in proposito il grafico 1).

Grafico 1: andamento comparato società settore alimentare (realizzato con funzione Storico e Backtesting di Step 3.0)

 

Questi andamenti sono in buona parte spiegabili con l’evoluzione dei risultati aziendali degli ultimi anni: se si prende come base l’Ebitda realizzato nel 2012 (tabella 1) è possibile verificare infatti come La Doria sia riuscita a più che raddoppiare il risultato in soli tre anni, mentre Valsoia abbia incrementato l’indicatore dell’85,1%, più contenuta la performance di Enervit a +30,4% e in calo dal massimo del 2014. Questi tassi di sviluppo sono molto elevati per un settore tradizionale come quello alimentare e confermano l’eccellenza delle tre società italiane nei rispettivi mercati di riferimento.

 

Ebitda (base 2012=100)

2012

2013

2014

2015

Enervit

100,0

179,3

202,5

130,4

La Doria

100,0

118,4

163,7

211,9

Valsoia

100,0

135,6

190,5

185,1

 

Tabella 1: evoluzione Ebitda periodo 2012-15 (realizzato con funzione Analisi storiche di Step 3.0)

 

Passando all’analisi dei principali multipli di mercato (tabella 2) è possibile notare come LaDoria sia la società più a buon mercato secondo tutti e tre i multipli considerati mentre tra le più care troviamo Enervit, sulla base del P/Utile, e Valsoia se si considerano il rapporto P/Book Value o quello P/Ricavi.

 

Società

P/U

P/Book Value

P/Sales

Enervit

236,02

2,09

0,81

La Doria

8,19

1,85

0,48

Valsoia

15,97

3,58

1,64

 

Tabella 2: multipli di mercato (realizzato con funzione Analisi comparative di Step 3.0)

 

Dal punto di vista infine delle raccomandazioni degli analisti (tabella 3) è possibile notare come tutte le società mostrino target price superiori ai prezzi correnti e guadagni potenziali in prossimità del 20%. In particolare Enervit si posiziona a +21,5% mentre Valsoia e La Doria sono in prossimità del 19%. Più articolata la lettura delle indicazioni di acquisto con Enervit e Valsoia che presentano solo indicazioni neutrali mentre La Doria può vantare solo indicazioni positive (nello specifico solo Outperform).

 

Società

Buy

Outperform

Hold

Underperform

Sell

Target Medio

Prezzo

Diff.%

Enervit

0

0

3

0

0

2,92

2,4

21,53%

La Doria

0

5

0

0

0

14,06

11,85

18,65%

Valsoia

0

0

2

0

0

21,8

18,29

19,19%

 

Tabella 3: indicazioni e target analisti (realizzato con funzione Raccomandazioni analisti di Step 3.0)

 

Conclusioni: per la continuità nella progressione temporale dei risultati, i multipli contenuti e le indicazioni positive da parte degli analisti La Doria sembra essere preferibile alle altre società oggetto di questo studio. Inoltre La Doria può vantare dimensioni maggiori e l’appartenenza al segmento Star che dovrebbe garantire una maggior liquidità del titolo e continuità negli scambi.