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Analisi Settore: Automotive

Negli ultimi due anni le principali società europee produttrici di auto hanno avuto andamenti borsistici molto differenziati: se da un lato Peugeout, Fiat Chrysler Automobiles e Renault hanno messo a segno rialzi a due cifre, dall’altro Volkswagen ha perso oltre il 30% (si veda in proposito il grafico 1). Le motivazioni sottostanti a questi andamenti divergenti sono legate solo in parte allo scandalo emissioni che ha colpito la casa tedesca a partire da settembre dello scorso anno: in realtà già dall’estate l’andamento di Volkswagen risultava negativo e molto più deludente rispetto a quello dei diretti concorrenti.

Grafico 1: andamento comparato produttori europei di autoveicoli (realizzato con funzione Storico e Backtesting di Step 3.0)

 

Il mercato sembra quindi aver preferito le società che negli ultimi anni hanno portato a termine piani di risanamento e/o riorganizzazione (come nel caso di Peugeot e Fca), con conseguente miglioramento dei risultati economici, mentre ha riconsiderato le prospettive del costruttore tedesco che nello stesso periodo ha messo a segno una flessione dell’utile netto, anche se dovuta principalmente al venir meno di proventi straordinari (si veda in proposito la tabella 2).

 

Anno di bilancio

2012

2013

2014

Variazione

Fiat Chrysler Automobiles

348

904

568

+220

Peugeot

-5010

-2317

-706

+4304

Renault

1772

586

1890

+118

Volkswagen

21718

9065

10846

-10872

 

Tabella 1: evoluzione risultato netto in mln. di Euro nel periodo 2012-14 (realizzato con funzione Analisi storiche di Step 3.0)

 

Analizzando i multipli P/U storici e prospettici (tabella 2) si nota come le attese siano per una prosecuzione di questi trend: in particolare per Fca è prevista una diminuzione del P/U che passa da un valore di oltre 13 a meno di 4 (che corrisponderebbe ad un utile più che triplicato) mentre Peugeot passa da un dato negativo (determinato dalla perdita registrata nel 2014) ad un valore di 7,4; percorso inverso per Volkswagen che vede il dato aumentare ma resta comunque tra le società più a buon mercato sulla base degli utili attesi per il 2016. In tabella sono mostrati anche il P/Book Value e il P/Sales storici che vedono sempre Fca tra le aziende più a buon mercato mentre Peugeot e Renault sono quelle più care rispettivamente per il P/BV e il P/Sales.

 

Società

P/U 2014

P/U 2015

P/U 2016

P/Book Value

P/Sales

Fiat Chrysler Automobiles

13,53

4,75

3,74

0,57

0,08

Peugeot

-14,40

9,69

7,42

1,1

0,19

Renault

11,79

7,47

6,27

0,91

0,54

Volkswagen

5,00

10,64

6,08

0,6

0,25

 

Tabella 2: multipli di mercato (realizzato con funzione Analisi comparative di Step 3.0)

 

Dal punto di vista delle raccomandazioni degli analisti (tabella 3) si rileva come tutte le società presentino margini di apprezzamento ma, mentre per Volkswagen l’upside è contenuto al 6%, tutte le rimanenti società hanno un potenziale di rivalutazione superiore al 30%, con Fca che supera il 70%. Volkswagen è poi l’unica società che ha una prevalenza di indicazioni negative mentre Renault presenta solo 3 Underperform e nessun Sell.

 

Società

Buy

Outperform

Hold

Underperform

Sell

Target Medio

Prezzo

Diff. %

Fiat Chrysler Automobiles

29

26

12

3

2

10,59

5,98

77,12%

Peugeot

8

5

5

4

1

19,06

12,98

46,85%

Renault

21

5

9

3

0

103,17

75,37

36,88%

Volkswagen

13

15

71

11

26

121,00

113,95

6,19%

 

Tabella 3: indicazioni e target analisti (realizzato con funzione Raccomandazioni analisti di Step 3.0)

 

Conclusioni: dopo le forti flessioni dei prezzi delle prime settimane dell’anno Fca sembrerebbe essere diventata molto interessante quotando sia su multipli P/U prospettici molto contenuti che presentando un potenziale di rivalutazione maggiore rispetto ai comparables. Restano alcuni dubbi sulla capacità di realizzare gli obiettivi del piano industriale che potrebbero essere alla base della presenza di alcuni giudizi ancora negativi da parte degli analisti; da questo punto di vista una scelta più tranquilla potrebbe essere quella di puntare su Renault, che presenta una maggiore uniformità di giudizi da parte degli analisti.