Cookie Consent by Free Privacy Policy website

Analisi Settore: Banche regionali

Nelle ultime settimane l’attenzione degli operatori finanziari si è focalizzata sul comparto bancario da un lato per il problema delle sofferenze bancarie ed il varo delle norme sulla bad bank, dall’altro per le possibili aggregazioni tra istituti di dimensioni intermedie organizzati prevalentemente in forma di banche popolari.

Nel paniere Ftse Mib sono presenti 4 banche con presenza concentrata in determinate aree geografiche: Bper, Bpm, Banco Popolare e Ubi Banca; di queste solo Ubi ha concluso recentemente la trasformazione in Spa mentre le rimanenti sono ancora organizzate nella forma di banche popolari anche se dovrebbero completare il processo di trasformazione nei prossimi mesi.

Negli ultimi 12 mesi solo Bpm ha realizzato una performance positiva riuscendo a crescere di circa il 15% mentre le altre banche hanno registrato flessioni che vanno dal -4,6% di Bper al -25,9% di Ubi Banca  (si veda in proposito il grafico 1).

Grafico 1: andamento comparato Banche regionali (realizzato con funzione Storico e Backtesting di Step 3.0)

 

Per tutte le società si è avuto un andamento simile: trend positivo nel primo semestre (periodo febbraio-luglio 2015) seguito da un peggioramento a partire da agosto 2015 ed un aggravamento a gennaio 2016. Gli andamenti non rispecchiano l’andamento dei risultati delle banche nel primo semestre del 2015 che invece sono stati positivi e migliori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, se si fa eccezione per Bpm che scontava però proventi straordinari nel 2014 (si veda in proposito la tabella 1).

 

Anno di bilancio

2014

2015

Banca Popolare di Milano

191,468

154,053

Banca Popolare Emilia Romagna

35,9

73,231

Banco Popolare

6,014

293,118

Ubi Banca

106,192

124,443

 

Tabella 1: risultato netto I semestre 2014 e 2015 (realizzato con funzione Analisi temporali di Step 3.0)

 

L’analisi dei multipli di mercato (tabella 2), per la quale abbiamo utilizzato il multiplo P/U atteso vista la scarsa significatività dei dati relativi all’utile 2014, mostra che Banco Popolare è la banca più a buon mercato sia per quanto riguarda il P/U che per il P/Book Value, al tempo stesso è però l’unica banca tra quelle considerate che non ha distribuito dividendi nel corso del 2015. Sul fronte opposto si posiziona Bpm con un P/U superiore a 13, un P/Book Value di 0,76 ma un dividendo prossimo al 3%.

 

Società

P/U 2016

P/Book Value

Yield %

Banca Popolare di Milano

13,12

0,76

2,8

Banca Popolare Emilia Romagna

11,78

0,58

0,34

Banco Popolare

8,80

0,40

0

Ubi Banca

11,63

0,44

1,68

 

Tabella 2: multipli di mercato (realizzato con funzione Analisi comparative di Step 3.0)

 

Dal punto di vista delle raccomandazioni degli analisti (tabella 3) è possibile apprezzare come tutte le società presentino consistenti margini di apprezzamento compresi tra il 34,9% di Bpm ed il 68,6% di Banco Popolare. Le indicazioni di acquisto negative sono presenti solo per Banco Popolare e Ubi.

 

Società

Buy

Outperform

Hold

Underperform

Sell

Target Medio

Prezzo

Diff. %

Banca Popolare di Milano

15

6

3

0

0

1,07

0,79

34,87%

Banca Popolare Emilia Romagna

4

2

4

0

0

8,69

5,89

47,52%

Banco Popolare

9

6

7

1

2

15,14

8,98

68,64%

Ubi Banca

2

8

14

0

2

7,47

4,77

56,66%

 

Tabella 3: indicazioni e target analisti (realizzato con funzione Raccomandazioni analisti di Step 3.0)

 

Conclusioni: le scelte più interessanti sembrano essere polarizzate tra due differenti alternative: da un lato la maggiore solidità di Bpm (confermata anche da una minore incidenza di crediti deteriorati) pagata però a multipli più elevati, dall’altro le migliori prospettive di crescita ed i multipli contenuti di Banco Popolare che risulta però anche uno dei titoli a più alta volatilità del Ftse Mib. Da non sottovalutare le possibili aggregazioni tra istituti con una possibile fusione Ubi – Bpm che potrebbe essere alla base del migliore andamento borsistico dell’istituto milanese.