Enel chiude il 2015 con ricavi e margini in flessione ma mette a segno un forte incremento dell'utile e mostra ottimismo per l'evoluzione dei risultati nel biennio 2016-17. Nel dettaglio i ricavi sono diminuiti dello 0,2% a 75,7 miliardi mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è sceso del 2,9% a 15,3 miliardi di euro. Andamento opposto per il risultato operativo, passato da 3,1 a 7,7 miliardi grazie ai minori ammortamenti e svalutazioni, e per l'utile netto del gruppo, balzato da 517 a 2196 milioni di Euro (in calo però del 3,6% a 2887 milioni nella versione ordinaria). Nel corso dell'esercizio la società ha visto l'indebitamento finanziario netto sostanzialmente stabile (+0,4% a 37,5 miliardi).
Per il biennio 2016-17 la società prevede un'evoluzione positiva dei principali indicatori reddituali: l'Ebitda dovrebbe crescere in media del 4% e l'utile netto ordinario del 10% raggiungendo quota 3,4 miliardi. La remunerazione degli azionisti dovrebbe beneficiarne di conseguenza con un dividendo minimo di 0,18 Euro (0,16 quello a valere sull'esercizio 2015) ed un payout in crescita dal 55% al 60%.
Sulla base di queste informazioni abbiamo rivisto la nostra previsione su Enel abbassando di un punto l'Ebitda margin nel 2016 e 2017 (invariato nel lungo periodo) e riducendo di mezzo punto il costo medio del debito; per l'esercizio in corso prevediamo ricavi a 74,5 miliardi, un margine operativo lordo di 14,8 miliardi ed un utile netto (gruppo e terzi) di circa 4 miliardi (4,4 miliardi nel 2015).