La flessione del prezzo del petrolio e le svalutazioni straordinarie sugli asset operativi e le partecipate (Saipem in primis) determinano un forte peggioramento nei risultati di Eni che chiude il 2015 con il primo bilancio in perdita da quando è quotata in Borsa. Nel dettaglio i ricavi passano da 94,2 a 68,9 miliardi (-26,8%), il margine operativo lordo scende del 34% a 11,7 miliardi, il risultato operativo è negativo per 2,8 miliardi ed il risultato netto passa da un utile di 1291 milioni ad una perdita di 8783 milioni. Dal punto di vista patrimoniale si registra un indebitamento finanziario netto in crescita a quota 16,9 miliardi dai 13,7 di fine 2014.
Sulla base di quanto comunicato abbiamo modificato la nostra valutazione su Eni riducendo il tasso di crescita dei ricavi atteso nel 2016 al -3% (ma alzando quello previsto nel 2017 al 12%) e abbassando l'Ebitda margin al 18,2%. Per l'esercizio in corso prevediamo ricavi a 71 miliardi di Euro, un risultato operativo che torna positivo a 1,7 miliardi ed un utile di esercizio di 0,26 miliardi (in miglioramento a 2,16 miliardi nel 2017).