Buona crescita dei ricavi, costi sotto controllo e diminuzione degli accantonamenti su crediti consentono ad Intesa Sanpaolo di chiudere i conti al 30-09 con un utile più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Nel dettaglio il margine di interesse è di 5859 milioni (-7% sui primi 9 mesi del 2014) mentre i proventi operativi crescono del 7,1% a 13602 milioni, spinti dalla crescita del 12,6% delle commissioni e dal risultato dell'attività di negoziazione in crescita del 48% a 977 milioni. Dopo aver consuntivato oneri operativi per 6326 milioni (+1,3%) il risultato di gestione sale del 12,8% a 7276 milioni di Euro mentre la diminuzione di accantonamenti su crediti (-32,4% a 2383 milioni) e del tax rate portano il risultato netto a toccare quota 2726 milioni in crescita di 1523 milioni rispetto al dato dell'analogo periodo del 2014. Buoni, seppur in rallentamento, anche i dati del terzo trimestre con i proventi operativi a 4197 milioni (+0,9%), il risultato di gestione a 2117 milioni (+1,8%) e l'utile netto a 722 milioni (+49,5%).
A seguito dei dati comunicati abbiamo modificato la nostra valutazione su Intesa Sanpaolo riducendo il margine di interesse, abbassando al 12% il tasso di crescita delle commissioni e aumentando di un punto il cost income ratio su tutto il periodo di previsione infine abbiamo abbassato di un punto il tax rate al 34%. Nel dettaglio per il 2015 stimiamo ricavi a 18,1 miliardi di euro, un risultato di gestione di 7,6 miliardi ed un utile netto di 3020 milioni, valore che nel 2016 dovrebbe salire a 3774 milioni.