Utile in calo per Unicredit nei primi nove mesi dell'anno ma migliore delle attese. Nel dettaglio il margine di interesse diminuisce del 5,2% a 8887 milioni di Euro mentre il totale ricavi passa da 16948 a 16816 milioni (-0,8%) sostenuto dal buon andamento dei proventi da negoziazione (+12,1%) e delle commissioni (+3,6%). Dopo aver consuntivato costi operativi in crescita dell'1,6% sullo stesso periodo del 2014, il risultato di gestione diminuisce del 4,3% a 6580 milioni di Euro; la crescita degli accantonamenti su crediti (+11,7% a 2898 milioni) porta il risultato lordo a scendere del 21,6% mentre la minore incidenza delle imposte consente di contenere la flessione a livello di risultato netto a -16,1% (1541 milioni contro i 1837 milioni del 2014).
La società ha anche presentato il nuovo piano industriale che prevede di raggiungere, entro il 2018, un utile netto di 5,3 miliardi di Euro ed una redditività dell'11% attraverso: una significativa riduzione dei costi, la cessione o ristrutturazione delle attività poco redditizie e significativi investimenti nel digitale per supportare l'efficienza dei processi e aumentare le vendite.
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra valutazione su Unicredit riducendo il margine di interesse e il tasso di crescita delle commissioni attesi per l'esercizio in corso e aumentando il cost income ratio di un punto (invariato nel lungo periodo). Nel dettaglio per l'anno in corso stimiamo ricavi a 23,1 miliardi di euro, un risultato di gestione di 7,6 miliardi ed un risultato netto (gruppo e terzi) a 2,46 miliardi, valore che nel 2016 dovrebbe toccare quota 2,95 miliardi.