Credem ha chiuso il bilancio al 31-12-2008 con il margine di interesse in crescita del 31,4% a 1058 milioni di Euro e il margine di intermediazione in calo del 14,4% a 915 milioni a causa di un risultato da commissioni e proventi finanziari complessivamente negativo (-400 milioni sul 2007). Il risultato lordo scende del 44,2% a causa di una maggiore incidenza dei costi operativi e di maggiori accantonamenti su crediti mentre l'utile netto perde il 37% grazie ad un minore tax rate.
Dal punto di vista della redditività si registra una consistente diminuzione del Roe (return on equity) che scende di circa 6 punti ma rimane a buoni livelli (9%).
I conti 2008 mostrano gli effetti della crisi finanziaria soprattutto a livello di minori commissioni e perdite da negoziazione titoli (oltre 500 milioni) mentre si comportano egregiamente i ricavi da attività bancaria tradizionale (interessi attivi) e non aumentano più di tanto gli accantonamenti su crediti.
Per il futuro ipotizziamo un ritorno ad un risultato positivo da commissioni ed operazioni finanziarie già da questo esercizio (a 171 milioni di Euro) ed una contrazione del margine di interesse a 870 milioni di Euro; l'incidenza dovrebbe iniziare una graduale discesa che continuerà anche nei successivi esercizi. L'utile è visto in leggera flessione a 145 milioni di Euro nell'anno in corso ed in ripresa a 164 milioni nel 2010.