Enel chiude il 2020 con una diminuzione dei ricavi, margini lordi stabili ed un incremento dell'utile dovuto principalmente alle minori svalutazioni. Nel dettaglio i ricavi sono scesi del 19,1% a 65 miliardi mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è diminuito del 5% a 16,8 miliardi di euro (sostanzialmente stabile invece l'Ebitda ordinario a 17,9 miliardi). Crescita a due cifre per il risultato operativo, passato da 6,9 a 8,4 miliardi (21,7%) grazie al confronto favorevole con il 2019 gravato da impairment su impianti mentre l'utile netto ordinario del gruppo è passato da 4767 a 5197 milioni di Euro (+9%, 2610 milioni nella versione ordinaria con un 20,1% sull'anno precedente). L'indebitamento finanziario netto infine è salito da 45,2 a 45,4 miliardi con rapporto debt to equity passato da 0,96 a 1,07.
Per l'esercizio in corso la società conferma gli obiettivi indicati nel piano industriale con un Ebitda ordinario tra 18,7 e 19,3 miliardi, un utile netto ordinario di 5,4 - 5,6 miliardi ed un dividendo minimo di 0,38 Euro ad azione.
Sulla base di queste informazioni abbiamo rivisto la nostra previsione su Enel riducendo di mezzo punto l'Ebitda margin nel triennio 202123 (invariato nel lungo periodo); per l'esercizio in corso prevediamo ricavi a 80,6 miliardi, un margine operativo lordo di 18,7 miliardi ed un utile netto (gruppo e terzi) di 6,8 miliardi (7,74 miliardi nel 2022).