La crescita delle imposte dovuta all'estensione della robin tax impatta negativamente sui conti di Enel la cui crescita dei margini non è sufficiente a controbilanciare i maggiori oneri fiscali. La società ha chiuso infatti il 2011 con ricavi in crescita dell'8,4% a 79,5 miliardi mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è salito dell'1,4% a 17,7 miliardi di euro dai 17,5 miliardi del 2010; il risultato netto del gruppo si è attestato invece a 4,15 miliardi, in flessione del 5,5% dai 4,39 miliardi del 2010, in calo anche l'utile netto ordinario a 4,1 miliardi (-7%). Nel corso dell'esercizio la società ha visto l'indebitamento finanziario diminuire dello 0,7% a 44,6 miliardi.
La società ha anche presentato il piano industriale 2012-2016 che prevede un incremento dell'Ebitda da 16,5 a 19 miliardi di Euro, un utile a 5 miliardi a fine periodo ed una riduzione dell'indebitamento finanziario netto a 30 miliardi che sarà ottenuto con un taglio degli investimenti di 4 miliardi rispetto al precedente piano ed una riduzione del payout al 40%.
Sulla base di queste informazioni abbiamo rivisto la nostra previsione riducendo l'Ebitda margin atteso di 2,5 punti nel 2012 e di un punto nel lungo periodo e rivedendo al 40% il payout nel periodo 2012-16; per l'esercizio in corso prevediamo ricavi a 81,9 miliardi, un margine operativo lordo di 16,4 miliardi ed un utile netto (gruppo e terzi) di circa 3,9 miliardi (4,3 miliardi nel 2013).