L'aumento della produzione di idrocarburi (+4,7%) e il prezzo ancora crescente del greggio espresso in euro (+10,4% nel semestre) consentono ad Eni di contrastare la diminuzione delle vendite di gas e chiudere il semestre con risultati in crescita sul 2011. Nel dettaglio i ricavi delle continuing operations sono passati da 52,5 a 63,2 miliardi di Euro (+20,3%) mentre l'utile operativo è salito del 18,8% a 10,4 miliardi; l'utile netto adjusted è cresciuto invece del 4% a 3,78 miliardi, influenzato negativamente dall'incremento degli oneri finanziari e del tax rate; buoni anche i risultati del II trimestre coi ricavi a +24,6%, il risultato operativo adjusted in crescita del 14,2% e l'utile netto adjusted in linea con quello del 2011. In calo infine l'indebitamento finanziario netto a quota 26,9 miliardi (-1,1 miliardi sul dato di fine 2011).
Per l'esercizio in corso Eni prevede un prezzo del petrolio medio di 117 dollari al barile ed una produzione di idrocarburi in crescita rispetto ai livelli del 2011, in presenza di investimenti tecnici in linea con quelli dell'anno precedente.
Sulla base dei dati comunicati abbiamo rivisto la nostra previsione su Eni portando la crescita attesa dei ricavi nel 2012 dal 10% al 12% e riducendo la stima relativa all'EBITDA margin di 1 punto al 24% su tutto il periodo di previsione. Per l'anno in corso prevediamo ricavi a 123,8 miliardi di Euro, un Mol a 29,7 miliardi ed un risultato operativo a 17,9 miliardi; l'utile dovrebbe crescere a 8,1 miliardi (per risalire a 8,2 miliardi nel 2013).