Il calo del prezzo del petrolio incide negativamente sui risultati trimestrali di Eni che riesce tuttavia a mettere a segno utili superiori alle attese. Nel dettaglio i ricavi diminuiscono del 18,5% a 23,8 miliardi di Euro mentre l'utile operativo scende del 57,5% a 1,55 miliardi (-55,1% a 1,57 miliardi nella versione adjusted); in calo anche l'utile netto di competenza passato da 1,3 a 0,7 miliardi (-42,8%) mentre l'utile netto adjusted diminuisce del 45,6% a 0,65 miliardi. L'indebitamento finanziario netto è risultato in crescita a 15140 milioni di Euro dai 13685 milioni di fine 2014. Nel periodo in esame la produzione di idrocarburi della società è stata di 1,7 milioni di barili equivalenti al giorno (+7,2% sui primi tre mesi del 2014) in presenza di prezzi medi del greggio in euro in calo del 39,3%.
Sulla base di quanto comunicato abbiamo aumentato il tasso di crescita atteso dei ricavi per l'esercizio in corso di due punti al -18% e alzato la stima dell'EBITDA margin di mezzo punto nel 2015 e di un punto nel lungo periodo, infine abbiamo ridotto il payout per tenere conto della nuova politica di dividendi annunciata dalla società . Per l'anno in corso prevediamo ricavi a 91 miliardi di Euro, un Mol di 16,8 miliardi ed un risultato operativo a 5,3 miliardi; l'utile dovrebbe raggiungere quota 2,2 miliardi (valore che dovrebbe salire a 4 miliardi nel 2016).