La normalizzazione dei prezzi degli idrocarburi impatta sui conti di Eni che chiude il 2023 con una flessione a due cifre di tutte le principali voci di conto economico. Nel dettaglio i ricavi dell'esercizio sono passati da 133,4 a 94,9 miliardi (-29%), il margine operativo lordo è sceso a 18,1 miliardi (-31,7%), il risultato operativo è passato da 17,5 a 8,3 miliardi ed il risultato netto ha perso quasi i due terzi a 4747 milioni (da 13301 a 8298 milioni l'utile netto adjusted). Dal punto di vista patrimoniale si registra un indebitamento finanziario netto in aumento a 16,2 miliardi dai 12 miliardi di fine 2022. Nel quarto trimestre i ricavi sono scesi a 24,6 miliardi (-22%) mentre il risultato operativo adjusted è passato da 3582 a 2769 milioni, in flessione anche il risultato netto, passato 627 milioni a 149 milioni (1638 milioni per il risultato netto adjusted, -34%).
Sulla base di quanto comunicato abbiamo modificato la nostra valutazione su Eni tagliando di 0,5 punti l'Ebitda margin su tutto il periodo di previsione e aumentando l'incidenza media degli ammortamenti. Per l'esercizio in corso prevediamo ricavi a 97,9 miliardi di Euro, un risultato operativo di 10,3 miliardi ed un utile di esercizio di 5,45 miliardi (in ulteriore contrazione a 5,17 miliardi nel 2025).