Fiat Chrysler Automobiles chiude i primi nove mesi dell'anno con ricavi e margini in crescita ma termina in rosso il terzo trimestre a causa di oneri non ricorrenti per circa 760 milioni dovuti alle campagne di richiamo di veicoli. Nel dettaglio i ricavi al 30-09 passano da 69 a 83,1 miliardi (+20,4%) mentre l'Ebitda cresce di 989 milioni a quota 6745 milioni (+17,1%), cresce anche l'utile operativo (Ebit) a 2500 milioni (+15,9%) mentre il risultato netto scende a 126 milioni dai 212 milioni dello stesso periodo del 2014; sul dato pesa il rosso di 299 milioni del terzo trimestre influenzato dai già citati accantonamenti che hanno inciso per 602 milioni al netto delle imposte (l'utile netto adjusted sarebbe invece cresciuto a 303 milioni dai 230 milioni del terzo trimestre 2014). L'indebitamento netto industriale sale a 7,8 miliardi dai 7,7 di fine 2014.
La società conferma gli obiettivi per l'anno in corso: i ricavi sono visti a circa 110 miliardi di Euro, l'Ebit pari o superiore a 4,5 miliardi e l'utile netto adjusted pari a circa 1,2 miliardi; l'indebitamento netto industriale dovrebbe posizionarsi tra 6,6 e 7,1 miliardi grazie anche ai proventi dell'Ipo Ferrari.
Sulla base di quanto comunicato, abbiamo modificato la nostra previsione su FCA includendo gli accantonamenti straordinari e lasciando invariata la crescita (ridotta però di mezzo punto nel lungo periodo) e l'Ebitda margin. Per l'esercizio in corso prevediamo un volume d'affari di 110,5 miliardi, un Ebitda di 10,2 miliardi e un risultato operativo di 4,52 miliardi con un utile netto (gruppo + terzi) che dovrebbe raggiungere quota 1,01 miliardi di Euro (2,03 miliardi nel 2016).