Il positivo contributo di Chrysler sia a livello di ricavi che di margini operativi permette a Fiat di controbilanciare il rallentamento delle attività italiane e presentare conti in netta crescita sul 2010; nel dettaglio i ricavi dei primi 9 mesi crescono del 51% a 39,9 miliardi mentre l'utile operativo passa da 768 a 2628 milioni e l'utile netto raggiunge i 1386 milioni (362 milioni l'utile esclusa la gestione atipica). L'indebitamento industriale raggiunge i 5,8 miliardi e la liquidità aumenta a 20,8 miliardi . La società ha alzato gli obiettivi per l'esercizio in corso a livello di utile di gestione (oltre quota 1,2 miliardi) mentre conferma i ricavi a 58 miliardi, un utile netto di circa 1,7 miliardi ed un indebitamento netto industriale tra 5 e 5,5 miliardi.
Sulla base di quanto comunicato, abbiamo modificato la nostra previsioni confermando le ipotesi per l'esercizio 2011 ma riducendo prudenzialmente l'Ebitda margin di lungo periodo dal 10% al 9,7%. Nell'anno in corso Fiat dovrebbe realizzare un volume d'affari di 57,4 miliardi, un Ebitda di 5,3 miliardi e un risultato operativo di 2 miliardi con un utile netto che dovrebbe raggiungere quota 1,7 miliardi di Euro ma scendere a 918 milioni nel 2012 per il venir meno dei componenti straordinari.