La debolezza della domanda in America Latina ed il negativo effetto cambi incidono sui conti Fiat inducendola a rivedere al ribasso le stime per l'anno in corso. Nel dettaglio i ricavi dei primi 9 mesi passano da 62,2 a 62,8 miliardi (+1%) mentre l'Ebitda cresce di 160 milioni a quota 5862 milioni, scendono invece l'utile operativo (Ebit) a 2516 milioni (-3,1%) e l'utile netto sceso (-17 milioni a 655 milioni). L'indebitamento industriale sale a 8,3 miliardi dai 6,5 di fine 2012. Per l'esercizio in corso la società riduce gli obiettivi comunicati in precedenza: i ricavi sono visti a circa 88 miliardi di Euro, un utile della gestione tra 3,5 e 3,8 miliardi ed un utile netto nell'intervallo 0,9 - 1,2 miliardi; l'indebitamento netto industriale dovrebbe posizionarsi a quota 7,5 miliardi.
Sulla base di quanto comunicato, abbiamo modificato la nostra previsione riducendo la stima sul tasso di crescita dei ricavi per il 2013 dal 4% al 3% e abbassando l'Ebitda margin di 0,2 punti al 9,5% (invariato nel lungo periodo). Nell'anno in corso Fiat dovrebbe realizzare un volume d'affari di 86,5 miliardi, un Ebitda di 8,2 miliardi e un risultato operativo di 3,8 miliardi con un utile netto (gruppo + terzi) che dovrebbe raggiungere quota 1341 milioni di Euro (1653 milioni nel 2014).