Generali chiude i conti dei primi sei mesi dell'anno con una contrazione di oltre il 50% dell'utile netto che risente di svalutazioni nette su investimenti per oltre 200 milioni ed altre componenti straordinarie mentre il risultato operativo resta sostanzialmente invariato. Nel dettaglio il segmento vita vede una crescita dei premi emessi dell'1,3% a 24,6 miliardi con un risultato operativo di 1,37 miliardi (-15% sul I semestre 2019) mentre il ramo danni mette a segno un incremento a due cifre del risultato operativo a 1,3 miliardi (+16,2%) a fronte di premi emessi per 11,8 miliardi (+0,9%); complessivamente il risultato operativo passa da 2724 a 2714 milioni mentre il risultato non operativo è negativo per 941 milioni, riflettendo 250 milioni di svalutazioni su investimenti, impairment per 93 milioni e 100 milioni di oneri per il Fondo Straordinario per far fronte all'emergenza della pandemia Covid-19. Il risultato netto di competenza del gruppo passa infine da 1789 a 774 milioni di Euro (-56,7%) grazie anche alle già citate plusvalenze mentre l'utile netto normalizzato diminuisce del 27% a 957 milioni.
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra previsione su Generali alzando di 0,4 punti l'incidenza delle spese generali (+0,1 punti nel lungo periodo) e riducendo la redditività degli investimenti (invariata nel lungo periodo); per l'esercizio in corso ci attendiamo ricavi a 74,2 miliardi di euro, un risultato di lordo di 2,72 miliardi e netto (gruppo e terzi) a 1,89 miliardi, valore che dovrebbe salire a 2,41 miliardi nel 2021.