Intesa Sanpaolo beneficia dell'acquisizione delle banche venete contabilizzando un contributo pubblico straordinario di 3,5 miliardi che porta l'utile dei primi sei mesi a triplicare rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso mentre i proventi ed il risultato operativi sono in lieve flessione. Nel dettaglio il margine di interesse diminuisce dell'1,8% a 3620 milioni di Euro e i proventi operativi scendono dell'1% a 8557 milioni sostenuti dalla crescita delle commissioni (+5,8% a 3751 milioni) ma frenati dal risultato dell'attività di negoziazione (-15% a 591 milioni). Il controllo dei costi (sostanzialmente invariati a 4214 milioni) non basta a frenare la flessione del risultato di gestione a 4343 milioni di Euro (-1,9%) mentre il risultato netto passa da 1707 a 5238 milioni beneficiando del suddetto contributo (in lieve crescita a 1738 milioni al netto di questa voce) e di minori accantonamenti su crediti (scesi di 185 milioni a 1432 milioni).
Sulla base dei dati comunicati abbiamo rivisto la nostra previsione su Intesa Sanpaolo includendo nelle stime dell'attivo l'effetto delle acquisizioni, riducendo di un punto al 7% il tasso di crescita delle commissioni nel 2017 e alzando di un punto il cost income ratio atteso per l'anno in corso (invariato nel lungo periodo). Nel dettaglio per il 2017 stimiamo ricavi a 17,4 miliardi di euro, un risultato di gestione di 6,8 miliardi ed un utile netto pari a 6,4 miliardi, valore che nel 2017 dovrebbe scendere a 3,68 miliardi per il venir meno del contributo straordinario.