Intesa Sanpaolo chiude i conti dei primi 9 mesi dell'anno con una buona crescita dell'utile netto favorita in buona parte dai minori accantonamenti su crediti mentre i ricavi restano in lieve flessione. Nel dettaglio il margine di interesse ammonta a 5258 milioni (-5% sui primi 9 mesi del 2018) mentre i proventi operativi diminuiscono dello 0,8% a 4389 milioni, sostenuti dal buon andamento del risultato finanziario (+24% a 1569 milioni) ma penalizzati dalla flessione delle commissioni (-2,3%). Dopo aver consuntivato costi operativi per 6758 milioni (-2,5% sull'anno precedente), il risultato di gestione cresce dello 0,9% a 6824 milioni; le rettifiche su crediti diminuiscono del 17,7% a 1396 milioni permettendo all'utile netto di crescere del 9,9% a 3,31 miliardi (+9,9% la variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente). Incoraggianti i dati del terzo trimestre con i ricavi a 4516 milioni (+1,4% sul terzo trimestre 2018) e l'utile netto a 1044 milioni (+25,3%).
I dati sono superiori alle nostre attese per questo abbiamo modificato la nostra valutazione su Intesa Sanpaolo riducendo il margine di interesse ma alzando di un punto il tasso di crescita delle commissioni ed i proventi finanziari attesi per il 2019 inoltre abbiamo ridotto di 0,5 punti il cost income ratio su tutto il periodo di previsione. Nel dettaglio per il 2019 stimiamo ricavi a 18,2 miliardi di euro, un risultato di gestione di 7,45 miliardi ed un utile netto di 3871 milioni, valore che nel 2020 dovrebbe salire a 4114 milioni.