Dal 1 luglio 2010 ha efficacia la fusione tra Iride ed Enia che ha dato origine ad Iren: la nuova società opera nei settori dell'energia elettrica, dell'energia termica per teleriscaldamento, del gas, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi per le pubbliche amministrazioni. Per dimensioni e ricavi Iren è ad oggi la seconda multiutility del panorama italiano con posizioni di primo piano nel teleriscaldamento, dei servizi idrici e nel settore ambiante.
Sulla base dei dati del I trimestre 2010 di Iride ed Enia e dei piani contenuti nei piani industriali delle due società e nei documenti di presentazione della fusione abbiamo ipotizzato per Iren una diminuzione dei ricavi del 5% nel 2010 seguita da una crescita al 3% medio annuo negli esercizi successivi. Grazie alle sinergie l'Ebitda margin dovrebbe migliorare in modo significativo passando dal 18% medio del 2009 al 19,5% di lungo periodo mentre si prevede una riduzione del tax rate al 40% dopo i consistenti oneri straordinari (moratoria fiscale del 2009). Per l'esercizio 2010 stimiamo ricavi a 3003 milioni di Euro, un margine operativo lordo in lieve flessione a 561 milioni ed un risultato netto in crescita a 121 milioni, dato che dovrebbe migliorare ulteriormente (138 milioni) nel 2011. La redditività dovrebbe riportarsi su valori prossimi al costo del capitale con il ROE visto a quota 7,6% già dal 2013.