Il consolidamento di Draka (effettivo dal 1 marzo 2011) consente a Prysmian di mettere a segno consistenti incrementi di ricavi ed margini operativi ma il risultato netto chiude in rosso a causa dell'incidenza negativa dei componenti non ricorrenti. Nel dettaglio i ricavi sono ammontati a 7583 milioni di euro (+65,9% rispetto al 2010 e +17,3% di competenza della sola Prysmian), l´Ebitda adjusted è salito a 568 milioni di euro (+46,8%), mentre il risultato netto è passato da +150 a -145 milioni. L'indebitamento finanziario netto è aumentato di 605 milioni a 1064 milioni di euro principalmente per gli esborsi derivanti dall'acquisizione di Draka e per il consolidamento dei relativi debiti.
Nel corso dell'esercizio 2012 la società prevede "una sostanziale stabilità della domanda nel
business dei cavi a media tensione per le utilities, dei cavi per le costruzioni e nei prodotti del segmento Industrial più esposti agli andamenti ciclici del mercato. Si conferma, invece, l'andamento positivo della domanda nei business ad alto valore aggiunto della trasmissione di energia, energie rinnovabili, Oil&Gas offshore e nei cavi in fibra ottica destinati ai principali operatori del settore Telecom".
Sulla base dei dati comunicati abbiamo rivisto la nostra previsione alzando di un punto (dal 5% al 6%) il tasso di crescita dei ricavi per il 2012 mentre abbiamo alzato di mezzo punto l'Ebitda margin su tutto il periodo di previsione; per l'esercizio in corso prevediamo ricavi a 8,1 miliardi di Euro, un margine operativo di 646 milioni ed un utile superiore a 250 milioni (prossimo a 300 milioni nel 2013).