Saipem chiude in rosso i conti al 30-09 ma è ottimista sul futuro e prevede una svolta nel 2022 ed un ritorno alla marginalità pre Covid l'anno successivo. Nel dettaglio i ricavi dei primi nove mesi ammontano a 5064 milioni di euro (-5,9% sullo stesso periodo del 2020), l'Ebitda adjusted scende a -291 milioni (dai 491 milioni dell'anno precedente), l'utile operativo adjusted passa da 34 a -674 milioni mentre l'utile netto vede un rosso di 1121 milioni (-1016 milioni nello stesso periodo del 2020); dal punto di vista patrimoniale si registra una crescita dell'indebitamento finanziario netto a 1673 milioni dai 1226 milioni di fine 2020. I nuovi ordini acquisiti sono stati pari a 4867 milioni (in diminuzione dai 5335 dello stesso periodo 2020) con un portafoglio ordini residuo di 22,2 miliardi. Nel terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 1864 milioni dai 1705 milioni del secondo trimestre in crescita del 9,3% sullo stesso periodo dell'anno precedente, mentre è rimasto in rosso l'Ebitda adjusted a -25 milioni (-354 milioni nel secondo trimestre e +136 milioni nel III trimestre 2020).
La società ha anche presentato il Piano strategico 2022-25 che prevede una crescita dei ricavi del 15% medio annuo, una riduzione dei costi di struttura fino a 300 milioni di Euro a regime ed un ritorno alla marginalità a doppia cifra.
Sulla base di questi dati abbiamo rivisto la nostra analisi su Saipem tagliando di tre punti l'Ebitda margin 2021 ma alzandolo di 0,5 punti nel lungo periodo in linea con quanto previsto dal piano industriale; per l'esercizio in corso prevediamo ricavi a 7378 milioni di Euro, un margine operativo lordo di -37 milioni ed un risultato netto a -874 milioni di Euro (-86 milioni nel 2022).