Risultato netto negativo per 1,4 miliardi dopo svalutazioni sull'avviamento per complessivi 2,2 miliardi per Telecom Italia nei primi sei mesi dell'anno mentre ricavi e margini operativi restano sotto pressione. Nel dettaglio i ricavi diminuiscono del 7% a 13,8 miliardi (-2,7% la variazione organica), l'Ebitda è pari a 5,24 miliardi di euro (-10,6%), con un'incidenza sui ricavi del 38,1% (39,6% nel primo semestre 2012), l'Ebit ammonta a 353 milioni di euro (dai 3199 milioni del primo semestre 2012, dopo 2187 milioni di svalutazioni su avviamento), in rosso il risultato netto a -1407 milioni dai 1242 milioni di un anno fa (+800 milioni escludendo le svalutazioni dell'avviamento). L'indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno 2013 è pari a 28,81 miliardi di euro, con un incremento di circa 500 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2012.
Per l'esercizio in corso la società prevede ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2012, una riduzione dell'Ebitda a "mid single digit decline", ed un debito netto rettificato inferiore ai 27 miliardi di euro.
Sulla base di quanto comunicato abbiamo modificato la nostra previsione sia in termini di crescita attesa (abbassata a -5% nel 2013 e -0,5% nel 2014) che di Ebitda margin ridotto di 0,5 punti su tutto il periodo di previsione, inoltre abbiamo alzato l'incidenza degli accantonamenti e delle imposte attesi nel 2013 per tenere conto della svalutazione di 2,2 miliardi dell'avviamento. Per l'anno in corso stimiamo ricavi a 28,3 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 10,6 miliardi, un utile operativo di 3087 milioni, ed un risultato netto (del gruppo e dei terzi) pari a 61 milioni.