La svalutazione sull'avviamento domestico, dovuta al deterioramento del quadro competitivo e regolatorio, impatta per circa 2 miliardi sui conti di Telecom Italia, che chiude i primi nove mesi del 2018 con una perdita di 0,8 miliardi in presenza di ricavi e margini in flessione. Nel dettaglio i ricavi ammontano a 14217 milioni di euro (-3,1% rispetto allo stesso periodo del 2017 e +1,1% in termini organici), il margine operativo lordo (Ebitda) diminuisce del 2,9% a 6030 milioni (+0,4% l'Ebitda organico) mentre il risultato operativo (Ebit) scende a 617 milioni dai 2834 milioni di Euro dei primi 9 mesi 2017 per la svalutazione dell'avviamento; il risultato netto è di -868 milioni di Euro dai +1033 del 2017. Dal punto di vista patrimoniale l'indebitamento finanziario netto si posiziona a 26127 milioni sostanzialmente invariato rispetto al dato di fine 2017.
A seguito di quanto comunicato abbiamo modificato la nostra previsione su Telecom Italia riducendo di 0,5 punti la crescita media dei ricavi nel periodo 2018-21 e abbassando di un punto l'Ebitda margin nel 2018 e due punti nel lungo periodo. Per il 2018 stimiamo ricavi a 19740 milioni di euro, un margine operativo lordo di 8192 milioni, un utile operativo di 1640 milioni, ed un risultato netto (del gruppo e dei terzi) negativo per 192 milioni, valore che dovrebbe tornare positivo a 1463 milioni nel 2019.