Il favorevole confronto con il 2009, su cui avevano pesato gli accantonamenti per il caso Sparkle, consente a Telecom Italia di mettere a segno un sostanziale raddoppio degli utili netti, ma il bilancio 2010 evidenzia miglioramenti anche a livello dei principali margini reddituali. Nel dettaglio i ricavi salgono del 2,5% a 27,6 miliardi (-3,8% la variazione organica), il margine operativo lordo è a +2,7% sul 2009 (+1,7 punti per l'Ebitda margin) e il risultato operativo cresce del 5,8%; l'utile netto raggiunge quota 3.121 milioni (+97,4% sui 1540 milioni del 31-12-2009 e +18,4% escludendo le partite non ricorrenti). Dal punto di vista patrimoniale l'indebitamento finanziario netto è in calo a 31.468 milioni (dai 33.949 milioni di fine 2009).
La società ha anche reso noti gli obiettivi legati ai principali indicatori finanziari che prevedono, per il periodo 2011-2013, il Free Cash Flow operativo sopra i 22 miliardi di euro mentre la posizione finanziaria netta rettificata dovrebbe scendere a circa 25 miliardi di euro a fine 2013 dai 31,4 mld di fine 2010. E' previsto infine un incremento annuo del monte dividendi pari al 15%.
I dati sono migliori rispetto alle attese per questo abbiamo modificato la nostra previsione confermando il tasso di crescita atteso per i ricavi e alzando di un punto i margini attesi nel prossimo triennio: per il 2011 stimiamo ricavi a quota 28,4 miliardi e un Mol di 11,6 miliardi; l'utile dovrebbe scendere a 2,4 miliardi per il più elevato tax rate (2,6 miliardi nel 2012).