Telecom Italia chiude il bilancio 2020 con ricavi e margini operativi in calo ma i benefici fiscali una tantum consentono all'utile di balzare ad oltre 7 miliardi di Euro. Nel dettaglio i ricavi ammontano a 15,8 miliardi di euro, -12,1% dai 18 miliardi del 2019 (-6,4% in termini organici), l'Ebitda si attesta a 6,74 miliardi dagli 8,15 miliardi del 2019 (-17,3%, e -5,9% in termini di Ebitda organico) mentre l'Ebit passa da 3175 a 2104 milioni (-33,7%); il risultato netto di competenza balza infine da 916 a 7224 milioni beneficiando di quasi 6 miliardi di crediti fiscali. In calo l'indebitamento finanziario netto rettificato a 23,32 miliardi dai 27,67 miliardi di fine 2019.
La società ha anche approvato il Piano Strategico 2021-23 che prevede: una generazione di cassa di 4 miliardi nell'arco del triennio, una riduzione del rapporto Debt/Ebitda al di sotto di 2,6 ed un ritorno alla crescita dei ricavi e dell'Ebitda a partire dal 2022; il tutto in presenza di investimenti per circa 2,9 miliardi annui.
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra previsione su Telecom Italia alzando di un punto punto il tasso di crescita dei ricavi atteso nel 2021-22 e di 0,25 punti nel lungo periodo e abbassando di un punto l'Ebitda margin di lungo periodo; per l'esercizio in corso stimiamo ricavi a quota 15,9 miliardi un Mol di 6,7 miliardi ed un risultato operativo di 2,18 miliardi; l'utile dovrebbe scendere a 743 milioni (892 milioni nel 2022).