Telecom Italia resta in perdita anche nel 2013 a causa delle svalutazioni dell'avviamento ma riesce a contenere la flessione della marginalità lorda ed a raggiungere gli obiettivi di riduzione del debito. Nel dettaglio i ricavi ammontano a 23,4 miliardi di euro, -9,1% dai 25,7 miliardi del 2012, l'Ebitda si attesta a 9,5 miliardi (-9,4%) mentre l'Ebit passa da 1709 milioni a 2718 milioni grazie alle minori rettifiche sull'avviamento; il risultato netto è invece negativo per 674 milioni scontando un incremento di oneri finanziari e imposte (+1513 milioni escludendo le rettifiche sull'avviamento). Scende infine l'indebitamento finanziario netto rettificato pari a 26,8 miliardi, in calo di circa 1,4 miliardi nel confronto con il dato di fine 2012. Per l'esercizio in corso si prevede "in coerenza con le dinamiche del Piano triennale 2014 -- 2016, un progressivo recupero della performance operativa".
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra previsione su Telecom Italia portando al 39% l'Ebitda margin nel 2014 (38% nel lungo periodo) e alzando di mezzo punto il costo del debito sia nel 2014 che nel 2015: per l'esercizio in corso stimiamo ricavi a quota 23,3 miliardi un Mol di 14,2 miliardi ed un risultato operativo di 4,6 miliardi; l'utile dovrebbe superare quota 1,5 miliardi (1,6 miliardi nel 2015).