Telecom Italia chiude il bilancio 2019 con un buon incremento dei margini lordi ed un ritorno all'utile nonostante la flessione dei ricavi. Nel dettaglio i ricavi ammontano a 18 miliardi di euro, -5,1% dai 18,9 miliardi del 2018 (-4,9% in termini organici), l'Ebitda si attesta a 8,15 miliardi dai 7,4 miliardi del 2018 beneficiando in larga parte dei nuovi principi contabili IFRS16 (+1,2% l'Ebitda confrontabile) mentre l'Ebit passa da 561 a 3175 milioni grazie alle minori svalutazioni; il risultato netto di competenza passa infine da un rosso di 1411 milioni ad un saldo positivo di 916 milioni. In calo infine l'indebitamento finanziario netto rettificato a 23,84 miliardi dai 25,27 miliardi di fine 2018.
La società ha anche approvato il Piano Strategico 2020-22 che prevede: una generazione di cassa di 4,5-5 miliardi, una accelerazione nella riduzione del debito al di sotto dei 20 miliardi ed un ritorno alla crescita dei ricavi e dell'Ebitda a partire dal 2021; il tutto in presenza di investimenti per circa 2,9 miliardi annui.
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra previsione su Telecom Italia riducendo di mezzo punto il tasso di crescita dei ricavi atteso nel 2020 e abbassando di mezzo punto l'Ebitda margin di lungo periodo; per l'esercizio in corso stimiamo ricavi a quota 18,8 miliardi un Mol di 7,9 miliardi ed un risultato operativo di 2,95 miliardi; l'utile, comprensivo della quota di terzi, dovrebbe raggiungere quota 1,05 miliardi (1,21 miliardi nel 2021).