Il bilancio 2012 di Unicredit mostra un margine di intermediazione sostanzialmente stabile sull'anno precedente (+0,1% a 25 miliardi di Euro) risultato di minori interessi netti (in calo di 967 milioni), una flessione delle commissioni (-255 milioni) ed una crescita dei proventi finanziari (+1214 milioni). I costi operativi sono diminuiti complessivamente del 2,9% ed hanno portato il risultato di gestione in crescita del 5,1% a 10,07 miliardi; il saldo peggiora invece a livello di risultato netto di gestione (-88,1% a 457 milioni) a causa del forte incremento degli accantonamenti su crediti per tornare a crescere a livello di risultato netto (865 milioni da -9206milioni del 2011) grazie a minori svalutazioni sull'avviamento e benefici fiscali per 1,5 miliardi.
Sulla base di questi dati abbiamo rivisto la previsione su Unicredit riducendo il margine di interesse atteso ma riducendo allo stsso tempo il cost income ratio sia nel breve periodo (-2 punti nel 2013) che nel lungo periodo (-4 punti a partire dal 2016); per l'esercizio in corso ci attendiamo un margine di interesse in crescita a 14,5 miliardi ed un margine di intermediazione in calo a 24,3 miliardi a causa dei minori proventi finanziari i minori accantonamenti su crediti dovrebbero consentire all'utile di esercizio di crescere oltre 1,4 miliardi (2,5 miliardi nel 2014).