Unicredit ha pubblicato la relazione finanziaria annuale 2016 che vede ricavi sostanzialmente invariati sul 2015 ed una perdita netta di 11,79 miliardi dovuta essenzialmente all'operazione di pulizia del bilancio con accantonamenti su crediti più che triplicati. Nel dettaglio il margine di intermediazione diminuisce di 65 milioni a 18,8 miliardi di Euro, risultato di una diminuzione degli interessi netti (-5,6%) e delle commissioni (-1,1%) ed un miglioramento del risultato dell'attività di negoziazione (+40%). I costi operativi aumentano di 187 milioni sull'anno precedente portando il risultato di gestione in calo di 252 milioni a 6,35 miliardi. Molto più negativo il consuntivo del risultato netto di gestione che presenta un rosso di 5858 milioni a fronte di un saldo positivo di 2609 milioni dell'anno precedente, causato come detto dalla forte crescita degli accantonamenti su crediti (+205,9% a 12,2 miliardi) che trascina in perdita anche il risultato netto a 11790 milioni di Euro (+1694 milioni nel 2015).
Sulla base di queste informazioni abbiamo rivisto la previsione su Unicredit alzando il margine di interesse ed i proventi finanziari attesi e stimando un cost income ratio di lungo periodo del 59%; per l'esercizio in corso ci attendiamo un margine di intermediazione in crescita a 19,7 miliardi, un risultato di gestione a 6,8 miliardi ed un utile di esercizio di 2,7 miliardi (3,4 miliardi nel 2018).