Unicredit ha pubblicato la relazione finanziaria annuale 2018 che vede ricavi in lieve calo sul 2017 ed una diminuzione più marcata del risultato netto, dovuta principalmente ai minori proventi straordinari derivanti dalla dismissione di attività . Nel dettaglio il margine di intermediazione diminuisce di 217 milioni a 19,7 miliardi di Euro (-1,1%), risultato di interessi netti in crescita del 2,1% a 10,86 miliardi, una modesta crescita delle commissioni (+0,9%) ed una diminuzione del risultato dell'attività di negoziazione (-31,5%). I costi operativi diminuiscono del 5,6% a 10,7 miliardi portando il risultato di gestione in crescita a 9,02 miliardi (+4,9%). Sul risultato netto di gestione impatta positivamente la riduzione a due cifre degli accantonamenti su crediti (-10,9% a 2,6 miliardi) consentendo di chiudere con un saldo in crescita del 13,1% a 6,41 miliardi; il risultato netto beneficia infine di 479 milioni di crediti di imposta ma chiude in calo di quasi il 30% a 3892 milioni di Euro per il forte calo dei componenti straordinari.
Sulla base di queste informazioni abbiamo rivisto la previsione su Unicredit riducendo il margine di interesse ed il tasso di crescita delle commissioni e stimando un cost income ratio di lungo periodo del 60% (+2 punti rispetto alla precedente analisi) ed una maggiore incidenza degli accantonamenti su crediti; per l'esercizio in corso ci attendiamo un margine di intermediazione in crescita a 20,4 miliardi, un risultato di gestione a 6,6 miliardi ed un utile di esercizio di 3,3 miliardi (3,7 miliardi nel 2020).