La forte flessione degli accantonamenti su crediti, unitamente alla sostanziale tenuta dei ricavi, consente a Unicredit di mettere a segno un sostanziale raddoppio dell'utile netto nel primo semestre dell'anno: nel dettaglio gli interessi netti scendono dello 0,7% a 7787 milioni di Euro mentre il margine di intermediazione sale dell'1,6% grazie soprattutto al contributo del risultato di negoziazione (+60,2% a 990 milioni); i costi operativi crescono dello 0,5% e permettono al risultato di gestione di crescere del 3,1%, mentre il risultato netto cresce del 97,5% grazie a minori accantonamenti su crediti per 822 milioni. Positivi anche i confronti a livello di secondo trimestre con il risultato di gestione stabile e l'utile netto che balza del 244,3% grazie anche a minori rettifiche su avviamento.
Sulla base di queste informazioni e dei recenti avvenimenti su mercati finanziari abbiamo modificato la nostra valutazione su Unicredit aumentando il costo della raccolta al 2,1% nell'anno in corso (2,15% nel lungo periodo), riducendo la crescita dei ricavi da commissioni e trading al 2% nel 2011 (e 5% nel 2012) e incrementando di 1,5 punti il cost income ratio su tutto il periodo di previsione. Per l'anno in corso prevediamo ricavi a 26,5 miliardi di Euro, un risultato di gestione a 8,9 miliardi ed un utile di 2,7 miliardi che dovrebbe salire a 4 miliardi nel 2012.