La flessione del margine di interesse e la deludente performance del risultato di negoziazione penalizzano l'utile di Unicredit che si riduce di quasi il 30% nei primi 6 mesi dell'anno anche a causa di rettifiche di valore su avviamento per oltre 150 milioni: nel dettaglio il margine di interesse scende del 15% a 8090 milioni di Euro e il margine di intermediazione contiene le perdite al 7,6% grazie soprattutto ad un incremento delle commissioni del 17,2%; i costi operativi crescono dell'1,6% e portano il risultato di gestione a perdere il 18,3%, mentre il risultato netto scende del 28,6% a causa di un maggiore tax rate e delle già citate rettifiche su avviamento. Particolarmente debole il secondo trimestre con il risultato di gestione a -35,6% e l'utile in calo del 69,7% sull'analogo periodo del 2009.
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra valutazione su Unicredit riducendo la crescita dei ricavi da commissioni e trading e incrementando di un punto il cost income ratio su tutto il periodo di previsione. Per l'anno in corso prevediamo ricavi a 27,7 miliardi di Euro, un risultato di gestione a 11 miliardi ed un utile di 1,97 miliardi che dovrebbe salire a 4,2 miliardi nel 2011.