Il forte incremento del prezzo degli idrocarburi consente ad Eni di chiudere i conti dei primi nove mesi dell'anno con un netto miglioramento dei principali indicatori reddituali. Nel dettaglio i ricavi aumentano del 13,4% a 56,8 miliardi di Euro mentre l'utile operativo passa da 3672 a 8487 milioni (8248 nella versione adjusted con un +117% sullo stesso periodo dell'anno precedente); il risultato netto adjusted cresce del 118% a 3133 milioni (3727 milioni il risultato netto di competenza dai 1330 milioni del 2017). L'indebitamento finanziario netto è in calo a 9,01 miliardi di Euro dai 10,92 miliardi di fine 2017. Anche nel terzo trimestre si è confermato il trend positivo di ricavi (+26,1%), risultato operativo adjusted (+249%) e risultato netto adjusted (passato da 229 a 1388 milioni). Nei primi nove mesi dell'anno la produzione di idrocarburi della società è stata di 1,84 milioni di barili equivalenti al giorno (+3% sull'anno precedente) in presenza di prezzi medi del greggio in crescita del 39% (+30% in euro).
Sulla base di questi dati abbiamo aumentato di un punto il tasso di crescita dei ricavi atteso nel 2018 (+2 punti nel 2019) e alzato di un punto la stima dell'EBITDA margin (+0,5 punti nel lungo periodo). Per il 2018 prevediamo ricavi a 80,9 miliardi di Euro, un Mol di 19 miliardi ed un risultato operativo di 11,6 miliardi; l'utile dovrebbe raggiungere quota 5 miliardi (valore che dovrebbe salire ulteriormente a 5,48 miliardi nel 2019).