Forte flessione dell'utile per Intesa Sanpaolo nei primi 9 mesi dell'anno a causa della contemporanea flessione dei proventi operativi e dell'incremento degli accantonamenti su crediti solo in parte compensati dalla riduzione dei costi operativi. Nel dettaglio il margine di interesse è di 6094 milioni (-15,9% sul 2012) mentre i proventi operativi diminuiscono del 7,74% a 12351 milioni penalizzati dal risultato dell'attività di negoziazione in calo del 27,3% (bene invece le commissioni a +13,9%); il risultato di gestione è in calo dell'8,4% a 6201 milioni di Euro e la crescita di accantonamenti su crediti (+23,9%) e del tax rate portano il risultato netto a scendere del 62,1% sullo stesso periodo del 2012, il risultato netto normalizzato passa invece da 1272 a 854 milioni (-32,9%).
A seguito dei dati comunicati abbiamo modificato la nostra valutazione su Intesa Sanpaolo alzando il tasso di crescita delle commissioni atteso per il 2013 dal 10% al 14% e riducendo di un punto il cost income ratio su tutto il periodo di previsione; aumenta poi l'incidenza degli accantonamenti per l'esercizio in corso (invariata nel lungo periodo). Nel dettaglio per il 2013 stimiamo ricavi a 16,6 miliardi di euro, un risultato di gestione di 6,65 miliardi ed un utile netto di 952 milioni, valore che nel 2014 dovrebbe salire a 2122 milioni.