Il controllo dei costi operativi consente a Unicredit di contrastare solo in parte il trend negativo dei ricavi con i conti al 30-09 che evidenziano una flessione dell'utile del 28,5% sul 2012. Nel dettaglio il margine di interesse scende dell'8,8% a 9903 milioni di Euro mentre il margine di intermediazione passa da 19609 a 18216 milioni (-7,1%) penalizzato dalla forte diminuzione dei proventi da negoziazione (-19,2%); dopo aver consuntivato costi operativi in calo del 2,2%, il risultato di gestione diminuisce del 13,8% a 7174 milioni di Euro mentre il risultato netto di pertinenza del gruppo passa da 1418 a 1014 milioni (-28,5%, -26,4% a livello di utile normalizzato). Piuttosto deboli anche i dati del terzo trimestre che vedono una flessione dei ricavi dell'8,5% e un utile di 204 milioni (-39,1% rispetto al terzo trimestre 2012 e 43,6% a livello di utile normalizzato).
Sulla base di queste informazioni abbiamo modificato la nostra valutazione su Unicredit riducendo il tasso di crescita delle commissioni dal 2% allo 0,5% abbiamo poi alzato marginalmente l'incidenza degli accantonamenti su crediti e abbassato di 2 punti il cost income ratio nel lungo periodo. Nel dettaglio per il 2013 stimiamo ricavi a 23,7 miliardi di euro, un risultato di gestione di 7,8 miliardi ed un risultato netto (gruppo e terzi) a 1,06 miliardi, valore che nel 2014 dovrebbe superare quota 2,2 miliardi.