La diminuzione degli accantonamenti su crediti e proventi straordinari per oltre 600 milioni consentono a Intesa Sanpaolo di contrastare la flessione del margine di interesse e confermare, nei primi nove mesi del 2010, i risultati dello stesso periodo del 2009. La trimestrale al 30-09-2010 evidenzia una flessione del margine di interesse dell'8,5% a 7436 milioni di Euro mentre i proventi operativi limitano la flessione al 7,1% grazie al positivo contributo delle commissioni (+7,6%); il risultato di gestione è in calo del 13,1% a 5493 milioni di Euro mentre il risultato netto passa da 2262 a 2200 milioni grazie a 374 milioni di minori accantonamenti su crediti e 549 milioni di maggiori utili da attività in via di dismissione. Il risultato netto normalizzato scende a 1844 milioni (-12,7% dai 2113 milioni dei primi 9 mesi del 2009).
Il Gruppo ritiene di poter registrare nel 2010 ??un miglioramento dell'utile netto rispetto al 2009, conseguente in particolare a una diminuzione degli oneri operativi, del costo del cattivo credito e degli oneri di integrazione, nonché all'apporto delle componenti non ricorrenti?.
A seguito dei dati comunicati abbiamo modificato la nostra valutazione su Intesa Sanpaolo riducendo il margine di interesse atteso e incrementando il cost income ratio di 1,5 punti nel biennio 2010-2011 (invariato nel lungo periodo). Nel dettaglio per il 2010 stimiamo ricavi a 17,2 miliardi di euro, un risultato di gestione di 6,5 miliardi ed un utile netto superiore a 2,7 miliardi, valore che nel 2011 dovrebbe salire a 3,2 miliardi.