Conti in rosso per MPS nei primi nove mesi del 2016 a causa di ricavi in calo e di accantonamenti su crediti saliti oltre quota 2 miliardi. Nel dettaglio il margine di interesse diminuisce dell'11,6% a 1518,7 milioni di Euro mentre le commissioni salgono del 3,2% a 1402,4 milioni; il forte calo dei proventi finanziari a 419,7 milioni (-53,6%) contribuisce alla flessione del totale ricavi a 3417,5 (-16,6%). In calo anche il risultato operativo a 1488,4 milioni (-30,2%) dopo aver spesato oneri operativi per 1929,1 milioni (-1,9%). I risultati sono aggravati dalla crescita di oltre il 40% degli accantonamenti su crediti con il risultato netto che passa da 584,7 a -848,7 milioni. Risultati deboli anche nel terzo trimestre con il risultato operativo lordo sostanzialmente dimezzato rispetto allo stesso periodo del 2015 e quello netto in rosso per oltre un miliardo.
La società ha annunciato il deconsolidamento di oltre 27 miliardi di crediti in sofferenza ed un rafforzamento patrimoniale per massimo 5 miliardi. Inoltre è stato approvato il nuovo Piano Industriale che prevede il raggiungimento, entro il 2019, di un Rote dell'11% grazie alla riduzione del cost income ratio al 55% e del miglioramento della gestione del rischio di credito. A fine periodo i ricavi sono visti a 4,5 miliardi, il risultato operativo a 1,5 miliardi e l'utile netto a 1,1 miliardi.
Sulla base delle informazioni comunicate abbiamo modificato la nostra valutazione su MPS riducendo i ricavi attesi e aumentando l'incidenza degli accantonamenti su crediti nell'esercizio in corso. Nel lungo periodo abbiamo accolto le ipotesi del piano industriale relative all'evoluzione dei ricavi restando però più prudenti su incidenza di costi operativi e degli accantonamenti. Per il 2016 stimiamo ricavi a 1723 milioni di euro, un risultato di gestione di -965 milioni ed un risultato netto negativo per 4,8 miliardi mentre nel 2018 e 2019 si dovrebbe avere un risultato netto positivo rispettivamente per 971 e 1020 milioni.