Negli ultimi mesi gli strumenti finanziari legati a panieri di titoli (ETF, Futures, Covered warrant) si sono diffusi sempre più anche tra i piccoli risparmiatori: la possibilità di investire in un prodotto che riproduce l'andamento di un insieme di titoli presenta alcuni vantaggi tra i quali il fatto di incorporare già un buon grado di diversificazione; inoltre il confronto con i fondi comuni di investimento li rende molto competitivi dal punto di vista dei costi di gestione (queste ultime osservazioni valgono soprattutto per gli ETF che sono anche gli strumenti meno speculativi). Se le caratteristiche di efficienza dal punto di vista dei costi sono note, poco è stato detto sulle performance che i diversi panieri esistenti hanno garantito nel passato, analoga osservazione vale per il livello di rischio.
Abbiamo quindi testato il caso italiano mettendo a confronto i principali panieri (Mib30, Midex, Numtel e Star*) con l'indice Mibtel rappresentativo di tutto il mercato: in particolare il periodo oggetto di analisi Maggio 2001 (mese dal quale sono registrati i dati per il database St.e.p.) Dicembre 2004 è stato diviso in 4 sottoperiodi:
- Maggio Settembre 2001: periodo caratterizzato da un declino sempre più rapido dei corsi azionari, culminato nei crolli successivi agli attentati alle Torri Gemelle;
- Settembre 2001 Aprile 2002: periodo che mostra una rapida ripresa degli indici (che si riportano ai valori precedenti ai crolli) principalmente come reazione agli eccessi del periodo precedente;
- Aprile 2002 Marzo 2003: periodo di ribassi diffusi intervallati da brevi fasi di ripresa dovuti principalmente al negativo andamento dell'economia internazionale, che portano le quotazioni ai minimi ciclici di medio periodo (5 anni);
- Marzo 2003 - Dicembre 2004: successiva ripresa favorita sia da un quadro internazionale più chiaro (scoppio a rapida conclusione della guerra in Iraq) che dalla ripresa economica internazionale;
Complessivamente il periodo di analisi, nel quale il mercato si è mostrato negativo a livello aggregato (-19,04% l'indice Mibtel), include diverse fasi di contrazione/ripresa dei corsi coprendo numerose casistiche anche dal punto di vista delle motivazioni che li hanno determinati (eventi esogeni, determinanti economiche, fattori di mercato ecc.); i risultati sono rappresentati in tabella.
Periodo temporale
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Indice/Paniere (dati in %)
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Mibtel
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Mib30
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Midex
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Numtel
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MibStar
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Mag01 - Set01
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-37,8
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-38,9
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-39,8
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-60,8
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-31,7
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Set01 - Apr02
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35,2
|
32,7
|
55,6
|
46,3
|
45,7
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Apr02 - Mar03
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-32,0
|
-32,3
|
-36,1
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-46,6
|
-20,2
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Mar03 - Dic04
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41,6
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38,5
|
47,8
|
15,5
|
39,7
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Totale periodi
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-19,0
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-24,0
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-11,6
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-64,6
|
11,1
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Dai dati riportati è possibile ricavare le seguenti osservazioni:
- i panieri che si sono posizionati meglio sono MibStar e Midex che si sono alternati come migliori in tutti i sottoperiodi (il MibStar in particolare è l'unico indice positivo nel periodo di osservazione);
- tra i peggiori panieri è possibile notare il Numtel (che mostra le performance più deludenti in 3 sottoperiodi su 4) e il Mib30 (una volta maglia nera, nel periodo Settembre 2001 - Aprile 2002);
- i panieri a maggiore rendimento sono anche quelli a minor grado di volatilità: utilizzando la deviazione standard dei rendimenti settimanali (misura quindi del livello di rischio) si ottiene un valore di 2,03% per il MibStar, 2,95% per il Midex, 3,27% per il Mib30 e 4,76% per il Numtel. Sembrerebbe quindi non valere in questo caso il principio della finanza aziendale "maggiore rendimento = maggiore rischio" anche se il periodo preso in esame non è sufficientemente ampio per trarre conclusioni.
Quanto visto è in sostanziale accordo con l'evidenza empirica di studi compiuti sui mercati anglosassoni che suggeriscono che i maggiori rendimenti sul lungo periodo sono stati realizzati dai titoli a media capitalizzazione (con una sovraperformance media degli indici di borsa di circa 2 punti percentuali annui): un investimento su un paniere come lo Star avrebbe garantito nel periodo analizzato sia un rendimento positivo (superiore di ben 30 punti percentuali rispetto all'indice Mibtel) sia un'esposizione limitata alle fluttuazioni dei mercati che sono state in alcuni casi violente (specie nel primo sottoperiodo).
Ciò però sembra andare controcorrente rispetto alla tendenza dell'utilizzo di panieri di blue chips o comunque titoli ad elevata capitalizzazione che garantiscono maggiore liquidità (un esempio è il recente S&P/Mib che, pur avendo aperto ad alcun i titoli del Midex, rimane sostanzialmente allineato al vecchio Mib 30): se questa obiezione vale soprattutto per i futures, che devono as sicurare continuità negli scambi il discorso potrebbe essere differente per gli ETF, la cui clientela dovrebbe essere tendenzialmente più stabile.
Altre motivazioni a favore di panieri formati da big cap possono essere ricercate nella maggiore diversificazione settoriale: energia, telecomunicazioni, tecnologie avanzate e per alcuni versi l'intermediazione finanziaria (risparmio gestito, investment banking, banche di dimensione nazionale) sono sostanzialmente preclusi ad aziende di dimensione medio-piccola che hanno invece i loro settori di elezione soprattutto nell'industria tradizionale.
Dimensioni limitate potrebbero infine costituire un freno sul fronte della possibilità di accedere ai finanziamenti bancari e quindi esporre maggiormente le società interessate a crisi da insolvenza: osservando però il recente passato si può notare come i casi di dissesti aziendali si siano equamente ripartiti sui vari panieri (con Parmalat sul Mib30, Alitalia sul Midex, Giacomelli sullo Star e Finmatica e altri casi minori sul Numtel) quindi questo problema potrebbe già essere incorporato nei numeri presi in esame.
Tenendo conto dei vari aspetti è quindi giustificabile la sostanziale assenza di strumenti finanziari legati alle aziende a medio-bassa capitalizzazione ma questo costituisce al tempo stesso una carenza di offerta in un segmento che, almeno negli ultimi anni, avrebbe dato grosse soddisfazioni ai risparmiatori e avrebbe permesso di finanziare indirettamente i settori trainanti dell'economia nazionale.
In attesa di un ETF anche su Midex e Star l'unica alternativa è quindi analizzare bene le prospettive dei titoli inclusi in questi panieri e prendere in considerazione l'acquisto diretto; da parte nostra l'impegno è quello di estendere progressivamente la copertura di St.e.p. (che già copre tutti i titoli del Midex) anche allo Star per offrire questa possibilità ai nostri utenti.
C.G.
Note:
* Non è stato considerato l'S&P/Mib di più recente costituzione, che può essere comunque assimilato al Mib 30 dal momento che dei 40 titoli che ne fanno parte 30 provengono da questo paniere e pesano per oltre il 90%. Nel periodo Settembre 2003 ? Dicembre 2004 gli indici hanno avuto un comportamento molto simile con una leggera sovraperformance dell'S&P/Mib (+0,15%)