Secondo il calendario cinese il 2005 è l'anno del Gallo: gli esperti di questa particolare astrologia dicono che sarà un anno all'insegna dell'ottimismo tuttavia le prospettive pur presenti non sono però tali, in questo periodo, da giustificare delle troppo facili euforie, poiché in genere questo è un anno in cui tutto ciò che arriva lo si ottiene con molta fatica. Occorre prudenza, evitando soprattutto di cadere nel tranello dei progetti grandiosi o delle speculazioni rischiose. Senza dubbio si dovranno compiere sforzi importanti, ma non bisogna aspettarsi risultati favolosi.
Altri hanno studiato il ripetersi ciclico dei segni dello zodiaco cinese (dodici come i segni tradizionali ma corrispondenti ad animali e non a costellazioni) e hanno cercato un collegamento con gli andamenti del mercato: in particolare si è scoperto che l'anno del Gallo è un anno statisticamente positivo, specie in Giappone dal 1956 ad oggi, infatti, negli anni del Gallo la crescita economica è stata nella media, ma la performance della Borsa nipponica è stata sempre abbondantemente superiore alla media (tra i 12 animali dello zodiaco, solo il Coniglio e la Tigre hanno corso di più).
L'approccio zodiacale all'interpretazione dell'andamento dei mercati non va necessariamente criticato; alla fine non è altro che uno studio (più o meno scientifico) di quello che accade nel tempo cercando di trovare regolarità all'interno di un ciclo che si ripete ogni 12 anni: da questo punto di vista chiunque, con un po' di memoria (e una corposa base dati), può cimentarsi facendo confronti all'indietro nel tempo. Per mezzo di semplici sottrazioni è possibile determinare che l'anno del Gallo si è verificato anche nel 1993, 1981, 1969 ecc. mentre, chi non avesse pazienza di aspettare gli eventi prossimi venturi, può confrontare il 2004 (anno della Scimmia) appena trascorso con gli anni 1992, 1980, 1968.
La realtà sembra però più complessa a cominciare dal fatto che i cicli, che esistono anche in economia, non sembrano avere durata sempre uguale (e soprattutto essere di dodici anni), inoltre il combinarsi dei vari fattori che determinano un andamento positivo piuttosto che negativo degli investimenti finanziari tende a cambiare nel tempo (ad esempio in periodi diversi la diminuzione di una variabile come il tasso di disoccupazione ha avuto a volte effetto positivo, altre negativo sui mercati).
Ogni anno ha quindi il suo mix di ingredienti che possono influenzare i rendimenti di azioni e obbligazioni, il tutto combinato in una immaginaria formula in cui cambiano i pesi (l'importanza dei singoli fattori), l'incidenza e a volte il segno stesso dei parametri. Quali sono questi parametri? Purtroppo (o forse è meglio dire fortunatamente) essi non sono determinabili con certezza; a volte possono essere addirittura diversi da investitore a investitore. Un giusto mix di parametri comprende però sia variabili macro, sia variabili di mercato, sia misure specifiche dell'andamento degli investimenti; per chi non si accontenta delle previsioni del calendario cinese presentiamo nel seguito un possibile elenco degli ingredienti che influenzeranno verosimilmente l'andamento dei mercati nel 2005.
Variabili macro
- petrolio e materie prime: il 2004 ha evidenziato come la crescita a due cifre di paesi come Cina e India non sia compatibile con la disponibilità di materie prime a basso costo come era accaduto negli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda le risorse energetiche di cui le giovani economie industriali sono diventate grandi consumatrici. Lo scenario sul prezzo del petrolio è cambiato con la fascia di riferimento OPEC al di sotto dei 30 dollari che non è più realistica; l'attuale livello di circa 40 dollari può essere accettabile sia per i paesi produttori che per quelli consumatori ma ulteriori rincari finiranno per ripercuotersi fatalmente sui margini delle aziende e sul livello dei prezzi in generale; fortunatamente i l livello di terziariz z azione delle economie occidentali non le rende esposte ai rincari come negli anni 70.
- dollaro e valute: dopo 3 anni di ripresa dell'euro sul dollaro gli effetti sulle aziende che esportano negli USA iniziano ad essere percepibili; colpite sono anche tutte le società che detengono quote di controllo in aziende operanti sul mercato americano. In generale l'apprezzamento dell'euro si traduce in un minore tasso di crescita dell'economia europea rimandando ulteriormente la ripresa. In prospettiva l'evoluzione del tasso di cambio euro-dollaro sarà in grado di trasferire parte della futura crescita da Europa a USA e viceversa.
- crescita economica e tassi: il 2004 ha mostrato ancora una volta un tasso di crescita al di sotto delle attese in Europa mentre la ripresa si è consolidata negli USA traducendosi finalmente anche in un aumento dell'occupazione. L'andamento dei tassi di interesse che ne è conseguito ha visto una crescita sul mercato americano e un raggiungimento di nuovi minimi in Europa sorprendendo praticamente tutti gli analisti che si attendevano un incremento. L'andamento futuro dei tassi, per i quali l'inversione di tendenza sembra prossima anche in Europa, influenzerà soprattutto i corsi delle obbligazioni (governative e non) ma anche il mercato azionario dovrà necessariamente tenerne conto, con i titoli più assimilabili a bond (utilities in testa) che potrebbero risentirne dopo un anno ricco di soddisfazioni.
Variabili di mercato
- titoli growth o value: se si scorrono le performance 2004 dell'indice S&P/Mib è possibile scoprire come tra i titoli con performance negativa la maggioranza appartenga alla prima categoria (con nomi quali: Fastweb, Mediolanum, STM e Tiscali) mentre si sono comportati egregiamente tutti i titoli con alti dividend yield. La preferenza per i titoli value dura ormai da 3 anni e ha corretto gli eccessi della bolla di fine millennio; ciò non significa che la tendenza sia terminata ma sicuramente scoprire titoli non correttamente valorizzati dal mercato è diventato molto più difficile; per quanto riguarda i titoli growth una loro riscoperta sembra necessariamente legata alla ripresa della crescita economica specie per quelli più ciclici.
- large o small cap: nell'ultimo anno la performance dei titoli a media e bassa capitalizzazione ha di gran lunga superato quella dei titoli maggiori; anche in questo caso la tendenza dura da alcuni anni (per maggiori dettagli si rinvia all'editoriale del 10 dicembre 2004). Allargando l'analisi a periodi temporali di maggiore durata è possibile riscontrare una storica sovraperformance delle small cap anche se non elevata come nell'ultimo periodo (i dati relativi ai mercati anglosassoni vedono una differenza di circa 3 punti percentuali nei rendimenti annui delle due categorie a favore delle small cap). I titoli a media e bassa capitalizzazione potrebbero rimanere quindi un'opportunità per ottenere rendimenti superiori alla media soprattutto selezionando tra di essi quelli con le migliori prospettive.
Misure dell'andamento degli investimenti
- andamento dei fondamentali dei titoli: la validità di un investimento finanziario dipende non solo dalle variabili macro e dalle tendenze di mercato ma soprattutto dal valore che riescono a generare le attività sottostanti. Nel caso di un titolo a reddito fisso ci si limita all'affidabilità dell'emittente e alla sua capacità di rimborsare il debito ma se si passa alle azioni i risultati di bilancio diventano cruciali: nell'anno appena trascorso sono stati molti i casi di investimenti premiati perché validi esempi di eccellenza gestionale o risanamento, parallelamente ci sono stati casi di risultati deludenti (e qui le variabili dollaro e petrolio hanno avuto un ruolo importante) o obiettivi aziendali non rispettati, puntualmente puniti dal mercato. L'attenzione sulla dimensione contabile ripartirà con i consuntivi dei bilanci 2004 e le p rim e trimestrali 2005.
- andamento dei prezzi dei titoli degli investimenti: i titoli finanziari sono necessariamente un bersaglio mobile; tutte le considerazioni viste sopra possono essere inutili una volta che i prezzi di mercato si sono adeguati alle mutate condizioni. Quindi il monitoraggio continuo dell'andamento delle quotazioni di mercato è fondamentale per mantenere sotto controllo la situazione, ancora meglio se associato ad un'analisi di più ampio respiro sulle variabili rilevanti al fine dell'andamento dei mercati, che cambieranno necessariamente rispetto all'elenco qui presentato.
Infine una nota: se volete misurare le performance del vostro portafoglio nell'anno del Gallo segnatevi queste date: 9 Febbraio 2005 e 28 Gennaio 2006; il calendario cinese è originale anche nei giorni di inizio e fine?.
C.G.