Enel ha presentato il piano strategico 2021-2023 che punterà su: transizione energetica, decarbonizzazione ed elettrificazione dei consumi grazie ad investimenti per 40 miliardi (+36% rispetto al precedente piano) di cui circa la metà nella Power Generation e circa il 40% nelle Infrastrutture e Reti.
Dal punto di vista degli obiettivi finanziari si prevede una crescita dell'Ebitda ordinario, dai 18 miliardi del 2020 ai 20,7-21,3 miliardi del 2023, mentre l'utile netto ordinario è visto passare, nello stesso intervallo temporale, da 5,0 - 5,2 miliardi a 6,5 - 6,7 miliardi; il dividendo per azione dovrebbe toccare quota 0,43 Euro a fine piano, con un tasso di crescita medio annuo del 7% circa. Dal punto di vista patrimoniale si prevede un incremento dell'indebitamento finanziario netto, che dovrebbe salire a 57-58 miliardi a fine 2023 con un rapporto Net debt / Ebitda a 2,7 ed un costo del debito in calo dal 3,7% al 3,3%.
Sulla base di queste informazioni abbiamo aggiornato la nostra valutazione su Enel alzando di 0,2 punti l'Ebitda margin atteso nel 2020 e di 0,8 punti quello di lungo periodo, mantenendoci tuttavia più prudenti rispetto alle indicazioni della società (20,8 miliardi l'Ebitda stimato nel 2023), inoltre abbiamo alzato gli investimenti attesi ed abbassato di mezzo punto il costo medio del debito di lungo periodo.